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COME FARE UN ESTRATTO DI CANNABIS?

COME FARE UN ESTRATTO DI CANNABIS?

Preparare il proprio estratto? È molto semplice! Ma bisogna sapere esattamente cosa si sta facendo. Dovete scegliere il liquido giusto e sapere come estrarre la cannabis in modo sicuro e attento. In questo articolo vi spieghiamo come fare un estratto.

Cos'è un estratto di cannabis?

Un estratto di cannabis non è altro che il risciacquo del materiale vegetale in un solvente. In questo processo, i componenti importanti della pianta vengono rimossi e disciolti nel solvente. La miscela viene poi filtrata e bollita, lasciando una sostanza resinosa. Questa sostanza contiene un'alta concentrazione di ingredienti importanti, come i cannabinoidi THC e CBD.

cannabis extract

Estratto di cannabis

È possibile produrre il proprio estratto. Questo può essere fatto sia con la cannabis psicoattiva (canapa) che con quella non psicoattiva (canapa). Estraendo la cannabis, si ottengono i componenti più efficaci della pianta, ottenendo un potente concentrato: un estratto di cannabis. È sufficiente utilizzarne una quantità minima per ottenere lo stesso risultato della cannabis non trattata.

Come si prepara un estratto di cannabis?

L'estratto di cannabis si ottiene con un metodo di estrazione. Esistono varie tecniche, ma la più comunemente usata è l'aggiunta di un solvente non polare. Si lascia sciogliere la cannabis in questo solvente e poi si filtra la miscela. Poi si fa bollire, lasciando una sostanza resinosa con un'alta concentrazione di cannabinoidi.

Vari tipi di metodi di estrazione

Un altro metodo per filtrare i componenti desiderati della pianta è l'estrazione con acqua fredda. In questo modo, le sostanze contenute non vengono disciolte, ma i tricomi - in cui si formano i componenti più preziosi - vengono separati dalla pianta. In questo modo si ottengono, tra gli altri, il bubble hash e l'ice hash (o water hash).

THC wax

Quale solvente devo usare per fare un estratto?

Prima di tutto, è importante sapere che tutte le piante - compresa la cannabis - sono composte da componenti lipofili (solubili nei grassi) e idrofili (solubili in acqua). E che l'acqua è un liquido polare, mentre gli idrocarburi come il butano e il cloroformio sono non polari, proprio come l'esano.

Questo è importante da sapere perché i cannabinoidi si sciolgono bene solo con solventi non polari. Infatti, meno polare è il solvente, più velocemente si possono sciogliere i cannabinoidi. Pertanto, utilizzate un solvente il più apolare possibile. Inoltre, è importante considerare anche la qualità, la sicurezza e il punto di ebollizione del solvente. Per questo motivo, bisogna sempre studiare in anticipo gli aspetti di sicurezza, come il punto di ebollizione e le proprietà tossiche del solvente.

I migliori solventi per l'estrazione della cannabis

I migliori solventi per fare un estratto di cannabis sono il butano, l'esano e il pentano. Questi sono i più non polari ed estraggono solo i cannabinoidi, i terpeni lipofili e le cere dalla pianta di cannabis. Danno un bel colore dorato al concentrato e non fanno scomparire dalla cannabis i componenti polari come la clorofilla. Con questi solventi si può ottenere un estratto di cannabis con una percentuale di cannabinoidi di circa il 70-85%.

Sicurezza e attrezzature

Quando si estraggono le sostanze della cannabis, la sicurezza e l'attrezzatura giusta giocano un ruolo importante. Pertanto, assicuratevi di avere i giusti sistemi di estrazione e di svolgere questo processo in un ambiente sicuro. Informatevi bene prima di iniziare a fare un estratto da soli e fate molta attenzione per evitare incidenti.